31 anni, spagnola di origine, italiana di adozione. Una personalità diretta, impulsiva e coinvolgente, come la sua risata.

Così si presenta Rocio Munoz Morales, l’attrice del momento che ha due cose da farsi perdonare dalle donne italiane: una bellezza genuina e l’aver conquistato il cuore del Raoul nazionale, papà di sua figlia Luna e Alma. Intanto lei passa con disinvoltura dalle fiction di successo (Un passo dal cielo) al teatro (Certe notti), piece sul terremoto la cui prima è stata messa in scena, proprio in Abruzzo, prima dei disastri sismici del 2016.

Rocio Munoz Morales

La sua prima passione è stata la danza…

“La danza sportiva mi ha appassionato dall’età di sei anni; è stato un vero colpo di fulmine! Per praticarla, trascorrevo ogni giorno quattro ore in treno e in autobus (la palestra si trovava a Madrid), ma non mi pesavano perchè quello era il mio desiderio più grande. Per pagarmi le lezioni mi sono, poi, dedicata all’insegnamento agli anziani”

Poi è arrivata l’occasione di andare in tour con Julio Iglesias…

“Un’occasione che non potevo non cogliere al volo e anche se mi spaventava l’idea di stare per mesi in giro per il mondo, lontana dai miei affetti, ho lasciato tutto e sono partita. Non me ne sono mai pentita: si è rivelata una grande opportunità di lavoro e di crescita”.

Com’è avvenuto il passaggio dalla danza alla recitazione?

“Nel ballo avevo raggiunto le mete che mi ero prefissata, compresa la partecipazione a Mira Quien Baila! (il “Ballando con le stelle” spagnolo) ed ero pronta per una nuova sfida”.

Generalmente come supera le critiche e i momenti difficili? Grande self control o semplicemente bel carattere?

“Credo di essere una persona serena perché sono cresciuta in una famiglia piena d’amore: ero la piccola di casa con due sorelle molto più grandi, che mi accudivano insieme a mia madre, e un papà affettuoso che mi ha trasmesso l’amore per il cinema.Non avevamo grandi possibilità economiche, ma eravamo molto uniti e spensierati”.

A parte la bellezza, che cosa l’ha conquistata in Raoul Bova?

“La bontà e la pulizia interiore, doti abbastanza rare nella mia genera- zione. Penso che Raoul sia così bello esteriormente proprio perché lo è dentro. Della perfezione estetica ti stufi subito, il resto rimane”.

Lei una volta ha dichiarato che Bova le ricorda molto suo padre…

“Hanno molto in comune: sono leali e rispettosi, due veri gentiluomini”

Che differenze ha riscontrato tra la realtà televisivo-cinematografica e quella teatrale?

“Il teatro è un’esperienza totalizzante, che ti prende dal profondo. Quando mi hanno proposto il ruolo di Camilla in “Certe Notti” di Giuseppe Miale di Mauro, ho sentito che dovevo accettare, è stato più forte di me. Certe scelte sono quasi doverose, le fai d’istinto e si rivelano le più giuste”