Pao, street artist diventato famoso per aver trasformato i paracarri delle città in personaggi dei fumetti – il più “celebre” è un pinguino blu – inaugura un nuovo ciclo di opere su tela con inserti tridimensionali.

Semisfere di legno emergono dalla superficie dipinta ad acrilico di “Platone”, ispirato alle Ruina dantesca e al mondo delle idee, de “La creazione”, con un demiurgo incanutito che ha appena dato vita a una donna e a un bambino, e di “Nuotando nel cielo”, dove tra acqua, giunchi ed erbe selvatiche spunta una rana. Nel “Coccodrillo femmina” Pao va in fondo alla sua intuizione e crea un’opera con sole semisfere, piccoli segmenti acrilici in vetroresina di un coccodrillo stilizzato da applicare al pavimento, alle pareti oppure al soffitto.

Le rotondità sono da sempre la cifra stilistica di questo artista nato nel 1977 a Milano, dove vive e lavora, che si è imposto sulla scena internazionae nel 2007 dopo la mostra “Street art sweet art” allestita al Pac, Padiglione d’arte contemporanea di Milano. Tonde sono le sue installazioni urbane: personaggi di un mondo immaginario che nascono da tubature, parchimetri e cabine del telefono
alle quali vengono applicati “occhi” in vetroresina. Oppure semisfere verdi, bruchi appena usciti dallo Specchio di Alice, che spuntano su grigi muri metropolitani.

Artista eclettico, Pao (pseudonimo di Paolo Bordino) ha aperto un canale su YouTube dove posta i filmati realizzati in stop motion, che documentano le fasi di realizzazione dei suoi graffiti urbani. Ha realizzato il video per Smemoranda, realizzato filmando un murales su una parete del Wow, il Museo del Fumetto di Milano.