La magnifica area dolomitica della Valbelluna ha due storiche citta che la contraddistinguono da sempre: Belluno e Feltre, unite nel 1790 da un unico Vescovado guidato da un illuminato Vescovo, Luigi Zuppani (1750-1841).
E’ interessante notare come la nobile famiglia Zuppani avesse la sua residenza proprio al centro dell’area, in una storica villa veneta con il tipico borgo medievale rustico ancor oggi conservato e ben
due cappelle sacre con dipinti ad affresco.
Il luogo, nei pressi di Triva (Sedico), ha aggiunto nel tempo la nuova etimologia Triva-Pasa a ricordo della precedente famiglia nobiliare (estinta nel 1578), Pasa appunto, come precisa l’etimologia della parola ad un trivio, un incrocio sulla viabilità d’epoca romana che unisce le due città e il guado del vicino fiume Piave.
Nel Rinascimento un pievano di Antivari, nel territorio sulle coste veneziane (nell’attuale Montenegro), per gli attacchi dei corsari che gli avevano incendiato la chiesa, doveva rifugiarsi nella capitale della Serenissima e in seguito venne insediato nella florida, per i commerci di legname che dai fiumi transitavano dalle Dolomiti, parrocchia di Sedico.
Con fratelli e nipoti Tiberio diede da quel tempo inizio alla dinastia Zuppani che forni alla comunità bellunese prelati, un Vescovo, un Prefetto, un Generale Garibaldino, sino al 23 maggio 2000 quando la professoressa Francesca, senza eredi diretti, donò la villa con un grande gesto mecenatistico alla Comunità Provinciale che aveva accolto la sua famiglia quattro secoli prima.
Una storia molto bella che sta’ diventando un approfondito stimolo per una tesi universitaria e un volume di prossima edizione. La grande villa è nella sua architettura la rappresentazione quindi della sua storia.
Dalla prima parte dei grandi e freschi archi della tipica casa medievale si leggono le aggiunte rinascimentali delle ampie finestrature, il maestoso timpano con la meridiana e la colombaia, in seguito la parte rustica con gli archi progettati dall’architetto Segusini nell’ottocnto. Ai giorni nostri la Villa Zuppani episodicamente aperta in occasione dell`annuale sentita festa di S.Lorenzo (10 agosto, la notte magica delle stelle cadenti) e visite guidate su richiesta, conserva uno straordinario fascino di storia negli interni con gli oggetti e arredi originali e qualche ragnatela che romantici fotografi non dimenticano di ritrarre.
Fra le varie stanze quindi la cucina ricca di suppellettili e grande camino con lo storico spiedo per uccellini, gli stucchi della sala da pranzo con tralci d’uve gli affreschi a tema sacro del luminoso salone principale di Gerolamo Moech. Tipico l’aspetto dell’infilata di camere comunicanti dove in ognuna è custodita una precisa memoria.
La camera della Contessa con lo scialle in lana e la foto che la ritrae lieta in gita negli anni cinquanta ad un laghetto alpino, la specchiera dove vedere e vedersi circondati da tende, mobili e il fiorire della carta da parati. La seconda dedicata al Prefetto con le foto all’università di Padova, la cacciatora e cartucce sulla sedia.
La terza stanza con oggetti sacri, statuine, borsa per le estreme unzioni e berrettino del sollecito prelato. L’intero borgo circostante, favorito dal clima locale, è tutto un fiorire di piante ornamentali e da frutto che amorevolmente curano gli abitanti del luogo ed e` impreziosito dalla storica chiesa con i preziozi affreschi rinascimentali di Marco da Mel.
In una tettoia è custodito l’antico forno a legna vero pregnante simbolo di vita con la cottura del pane d’antica , confini, fiume Piave, Venezia, Dolomiti, caccia, colline e ampi spazi : territori tutti in cui l’immaginifico dei racconti di Ernest Hemingway citava ” certi altri posti non erano cosi’ buoni.
Quali sono gli Hotel vicini a Villa Zuppani di Pasa?
06 km dal centro Albergo delle Alpi a Belluno
09 km dal centro Suites Hotel Astor a Belluno
09 Km dal centro Albergo Cappello e Cadore a belluno
16 km dal centro CastelBrando a Cison di Valmarino