Verità storica o leggenda, la fondazione di Venezia viene datata al 25 marzo del 421. Siamo così arrivati a 1600 anni, una storia gloriosa che la Fondazione Musei Civici festeggia e ripercorre a Palazzo Ducale con 250 opere d’arte, antichi manufatti, documenti, disegni, mappe e manoscritti miniati, testimonianze del lavoro dei più grandi artisti, architetti e uomini di lettere che operarono in laguna nell’arco di quasi un millennio. Esposti anche la copia di un manoscritto del Milione di Marco Polo, disegni, stampe, tessuti, sculture, ceramiche, modelli architettonici, oggetti in vetro e altri d’uso quotidiano.
![VENETIA 1600. VIEW OF THE EXHIBITION](https://artstylemagazine.com/wp-content/uploads/2022/03/Palazzo-Ducale-Mostra.jpg)
La mostra “ Venetia 1600. Nascite e Rinascite”, allestita nell’Appartamento del Doge, è straordinaria, perché propone in modo inedito la narrazione visiva della storia di Venezia con le principali vicende e i personaggi che l’hanno fatta diventare la Serenissima Repubblica. Sedici secoli con momenti gloriosi ma anche di crisi e drammatici, fra nascite e rinascite, con la volontà di rimettersi in piedi e puntare a un futuro migliore. Altro merito della mostra è l’esposizione di opere, alcune appena restaurate, che testimoniano l’enorme ricchezza delle collezioni dei Musei Civici di Venezia.
Accanto a capolavori di artisti quali Carpaccio, Bellini, Tiziano, Veronese, Tiepolo, Guardi, Canaletto e Hayez, la mostra approda al Novecento con, fra gli altri, Pollock, Vedova e Santomaso.
Fra i dipinti restaurati grazie a Save Venice la tela con il Leone di San Marco di Vittore Carpaccio, lunga oltre 3 metri, il Ritratto di famiglia di Cesare Vecellio e la grandiosa pala di Jacopo Palma il Giovane “Madonna col Bambino in gloria, San Magno che incorona Venezia affiancata dalla Fede”, teleri che da soli meriterebbero una visita.
L’esposizione, curata da Robert Echols, Frederick Ilchman, Gabriele Matino e Andrea Bellieni con la direzione scientifica di Gabriella Belli, è articolata in dodici sezioni. La loro elencazione testimonia la complessità e l’esauriente completezza della mostra: Introduzione, La città eletta, Regina del mare, La città dei mercanti, Renovatio Urbis: Andrea Gritti e gli architetti, L’incendio di Palazzo Ducale, 1577, La peste, 1576 e 1631; Settecento: gloria e caduta della Serenissima, Ottocento, Rivoluzione e unificazione, La capitale dell’arte contemporanea, Acqua Granda, 1966, 2019, Venezia e il futuro.
L’ultima sala è dedicata a un tema di grandissima attualità: il futuro di Venezia, fra l’emorragia di residenti che se ne vanno in terraferma, Mose, acqua alta, trasporti, elevato costo degli appartamenti, sia come acquisto, sia come locazione, moto ondoso che corrode le fondamenta dei palazzi, inquinamento, grandi navi e il pericolo dell’innalzamento dei mari a causa dei mutamenti climatici.
Il messaggio che viene lanciato è comunque improntato all’ottimismo. Come viene affermato in catalogo, “ Venezia, nella sua delicatezza è riuscita a sopravvivere così a lungo perché è stata in grado di rinascere, di volta in volta, in forme nuove e più adattabili. Guardare al passato per pianificare il futuro è assolutamente possibile a Venezia più che in qualsiasi altra città.”La mostra è stata programmata sino al 25 marzo 2022.