Da cosa è influenzata la tua espressione artistica ?
Il mio stile rientra nell’ambito della pittura figurativa; affidandomi ad un’accurata ricerca tecnica, mi dedico allo studio dell’espressività del volto. Mi sono ispirato allo studio della luce del Caravaggio e all’ espressività di Francis Bacon; entrambi hanno a mio avviso saputo cogliere e tradurre in immagine la complessità dell’animo umano.
Come nasce la ricerca sul volto femminile ?
Attraverso i miei volti femminili, con lo sguardo celato, cerco di catturarne la profonda interiorità. Quando dipingo racconto me stesso scegliendo ciò che più mi attrae e soddisfa, ovvero volti di donne. Inconsciamente cerco volti che siano particolari, anche imperfetti: mi piace l’eleganza del viso femminile, la compostezza dell’espressione. Non vedo le mie modelle come donne , cerco in esse l’armonia delle forme.
Da dove nasce la necessità di celare lo sguardo nelle tue opere ?
Le mie fanciulle con gli occhi chiusi, nascosti spesso da oggetti di uso quotidiano, rappresentano il mio tentativo di sfuggire alla realtà, per cercare dentro di sé, lontano dal rumore della quotidianità , uno spazio di silenziosa introspezione. “Dietro agli occhi chiusi un aprirsi al dentro”, è stato infatti il motto che ha accompagnato la mia prima serie di donne dallo sguardo negato. In fondo mi piace mostrare, nascondendolo, il mistero che l’Altro porta sempre con sè.
Come ha inizio la tua esperienza artistica ?
Sono entrato nell’arte a partire dal mondo dei colori . Aiutavo infatti mio fratello maggiore, anch’egli pittore, ma affetto da una forma di daltonismo, nella scelta dei colori per le sue tele, sin da bambino.
Prima mi sono avvicinato alla pittura ad olio, per poi sperimentare la tecnica con gli acrilici su tela, che tutt’ora utilizzo. Mi dedico quotidianamente alla realizzazione dei miei quadri , per più ore al giorno nel mio studio. La mia arte, in effetti, mi rappresenta completamente, rispecchia la mia personalità, caratterizzata da una costante ed ossessiva ricerca estetica.
Come vivi il rapporto tra artista e galleria ?
Dal 2009 collaboro costantemente con Vecchiato Art Galleries. L’incontro è iniziato con Dante , che ricordo con grande affetto, e continua oggi con Cinzia ed il suo staff. Credo che per un artista sia fondamentale la collaborazione con una galleria, perchè gli consente di misurarsi con i colleghi e con il mercato, ampliando il proprio raggio di azione e di comunicazione. Improvvisamente ti accorgi di non dipingere più per te stesso , senti che il tuo lavoro ha uno scopo , un fine che prima intravedevi soltanto. In questi ultimi anni , grazie al costante confronto con la Vecchiato Art Galleries, ho colto come vi sia un rinnovato interesse per la figurazione, e la riscoperta dell’artista come colui che sa creare ,unendo capacità tecnica ed espressività.