La tragica pandemia del Coronavirus ha ovviamente fatto disastri anche nel mondo delle arti. Innumerevoli gli eventi, da teatro, musica, danza, mostre e festival annullati, chiusi, sospesi o rinviati al 2021.

Decisioni dolorose, ma spesso inevitabili, alle quali non ha potuto sottrarsi anche la Biennale di Venezia. Ma solo parzialmente, perché il Leone d’oro della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica è un gladiatore, un grande combattente, e vuole dimostrare di non avere paura del Covid-19.

Mentre il Festival di Cannes è stato addirittura cancellato – prossima edizione nel 2021 – la Biennale di Venezia presieduta da Roberto Cicutto, succeduto a Paolo Baratta – ha confermato la 77. Edizione del Festival nelle date prefissate, dal 2 al 12 settembre. Molto probabilmente sarà un festival diverso, con una riduzione del pubblico nelle sale, per mantenere un minimo di distanze (forse un posto sì e uno no) mentre il direttore Alberto Barbera sta avendo il suo bel daffare per convincere le star a essere presenti al Lido pur dovendo affrontare un lungo viaggio.

Sembrano comunque confermate le cerimonie di apertura e di chiusura per l’assegnazione del Leone d’oro e il famoso red carpet, la passerella davanti al Palazzo del Cinema sulla quale tradizionalmente sfilano i protagonisti dei film. Sarà inoltre allestita un’arena per la proiezione di film all’aperto.

AUDIENCE IN THE GREAT HALL, PALAZZO DEL CINEMA

Fra le possibili innovazioni allo studio, secondo il direttore Alberto Barbera, conferenze stampa on-line con attori e registi di Paesi lontani. Mentre nel cartellone, vi potrebbe essere una predominanza di film italiani e comunque europei. Rinviata invece al 2021 la Biennale Architettura, con il conseguente spostamento della Esposizione Arti Visive al 2022.

La 17. Mostra Internazionale di Architettura How will we live together? curata da Hashim Sarkis, avrebbe dovuto svolgersi (dopo un primo rinvio) dal 29 agosto al 29 novembre 2020. Data la complessità e la durata dell’allestimento, con l’arrivo di architetti e opere anche imponenti da tutto il mondo, è stata infine posticipata al 2021 ma con un periodo più lungo, dal 22 maggio al 21 novembre.

Il titolo della Biennale Architettura è “Come vivremo insieme?” domanda profetica e attuale in periodi di post pandemia. Per effetto domino, la 59. Biennale Arti Visive, curata da Cecilia Alemani, in programma nel 2021, è stata spostata al 2022. Durerà sette mesi, da sabato 23 aprile a domenica 27 novembre. Gli spazi espositivi dei Giardini di Castello e dell’Arsenale saranno comunque animati da una straordinaria iniziativa nel segno del dialogo fra le arti.

Nel Padiglione Centrale, ai Giardini, dal 29 agosto sarà aperta, fino a dicembre , una mostra incentrata su momenti particolarmente significativi della storia della Biennale, con il coinvolgimento di tutte le sue discipline artistiche. L’esposizione sarà curata per la prima volta collettivamente da tutti i Direttori artistici dei Settori della Biennale: Cecilia Alemani (Arte), Alberto Barbera (Cinema), Marie Chouinard (Danza), Ivan Fedele (Musica), Antonio Latella (Teatro) e Hashim Sarkis (Architettura).

La mostra sarà allestita con opere e testimonianze dell’Archivio Storico delle Arti Contemporanee della Biennale (ASAC), diretto da Debora Rossi e con materiali provenienti da altri importanti archivi. Ai Giardini e all’Arsenale verranno inoltre organizzati spettacoli dal vivo e performance dei giovani artisti di Biennale College dei Settori Danza, Musica e Teatro.

Settori che hanno confermato i loro calendari di attività per il 2020: dal 14 al 24 settembre il 48. Festival Internazionale del Teatro; il 64. Festival Internazionale di Musica Contemporanea dal 25 settembre al 4 ottobre e il 14 Festival di Danza contemporanea dal 13 al 25 ottobre.