La Madonna dei Navigantidal direttore Ferruccio Gard

Una buona notizia, di tanto in tanto, non guasta. Ora è ufficiale: rimarrà al suo posto la statua in granito della Madonna Stella Maris, protettrice dei naviganti, opera dell’artista sarda Maria Scanu. Alta 4 metri, da vent’anni svetta, a Santa Teresa di Gallura, sul promontorio vicino alla Torre del Longonsardo, a picco sul mare. La scultrice, deceduta nel 2016, all’età di 85 anni, l’aveva donata ai pescatori, che le si erano affezionati. Dopo 4 lustri qualche buontempone, o benpensante, o perditempo, ha lanciato sui social l’ipotesi che la statua rappresenti sì la Madonna, ma anche l’organo genitale femminile. Putiferio assicurato, ovviamente. Le polemiche, spesso, hanno le gambe lunghe, e così qualcuno è arrivato addirittura a chiedere la rimozione della statua. Fortunatamente pescatori e amministrazione comunale si sono opposti. La statua, divenuta la scorsa estate meta di turisti italiani e stranieri, e che Maria Scanu aveva intitolato la Madonna dei Naviganti, rimarrà al suo posto. L’arte, insomma, ha vinto. Grazie al buon senso. Se poi (fa anche rima) nella statua ci sia un eventuale doppio senso, non dimentichiamo che sin dall’antichità il concetto di fertilità è venerato religiosamente. Il mio parere su certe sinuosità della scultura? Non mi sbilancio, giudicate voi. Ma senza fare i benpensanti, prego....