
Si, è proprio un museo del C...dal direttore Ferruccio Gard
Spero che nessuno si scandalizzi per il titolo, ispirato a un detto usuale ormai sdoganato (purtroppo) sin nelle scuole elementari e in televisione. A Hafnartorg Reykiavik, in Islanda, un preside e insegnante in pensione, Sigurdur Hjartarson, ha fondato il Museo Fallologico, forse l’unico al mondo, nel quale espone 209 peni o parti di esso appartenenti a 92 specie di mammiferi marini e terrestri in prevalenza dell’Islanda. In mostra anche 4 campioni, debitamente certificati, di peni di Homo Sapiens e quello integro e ben conservato in formaldeide di un...donatore, morto nel 2011. Il museo ha lo scopo di favorire lo studio della Fallologia, scienza antica che riguarda da sempre anche scultura e pittura nonché utensili e oggetti ornamentali o religiosi in... tema. Ma l’interessante e singolare storia non finisce qui. Nel 2017 a Londra la studiosa Florence Schechter decise di colmare una lacuna: esiste un museo del pene? Ma come, bisogna subito dedicarne uno alla vagina! L’idea ha funzionato ed ora, dopo varie vicissitudini, il Vagina Museum (con ingresso gratuito) ha inaugurato una nuova e più vasta sede nella zona di Bethnal Green, nello spazio polifunzionale ENTER. Oltre a una ricca e variegata collezione permanente (libero spazio alla fantasia), sono in programma esposizioni temporanee sull’esperienza di quelle prepandemia, con decine di migliaia di visitatori. Come per il Museo del pene - bene bene - lo scopo è scientifico. La fondatrice afferma che bisogna cancellare tabù e pregiudizi. Fra gli slogan: “Se hai la vagina, allora sei una donna”. Vero? “Non in tutti i casi”, la risposta. Aggiunge Florence Schechter: “Nulla merita maggior rispetto che la vagina, la vulva e l’anatomia ginecologica”. EVVIVA, VERISSIMO, commenterebbero entusiasti e compiaciuti Boccaccio e Casanova. Ma non solo...