Franco Carletti è un artista che coniuga nel suo dna la cultura pittorica toscana che, fin dal Rinascimento, ha creato una Scuola basata sul disegno e su un’ideale prospettiva.

Essendo lui un pittore contemporaneo, questa tradizione è stata filtrata e personalizzata attraverso due peculiarità insite alla sua terra: possedere da un lato il cielo negli occhi e utilizzare dall’altro le cromie per creare luce. Le opere di Carletti in una disamina complessiva, attraverso diverse tematiche figurative, possiedono proprio tali caratteristiche predominanti.

Franco Carletti and Philippe Daverio

Una delicatezza realizzativa rende  i suoi lavori particolarmente intimi per ottenere situazioni dell’anima, partendo proprio da una realtà fisica osservata fin dall’adolescenza. Atmosfere oniriche determinano mare, spiagge e barche dove si può respirare un senso di libertà in scenari positivi e ricchi di luce.

L’aura è rarefatta, sempre immersa in una luminosità efficace come nelle sue figure di donne, che appaiono indefinite nella loro apparente solitudine, colte per esempio in lettura, su una poltrona o in spiaggia. Una sorta d’incompiutezza crea lavori aperti a dimensioni dell’essere umano, dove nulla è imposto, ma ogni considerazione permette all’osservatore di essere vagliata.

Una semplicità dotta unisce caratteristiche della terra del Chianti che, fin dalla nascita, lo determinano in soavità e forza La pittura di Carletti, anche nelle sue realizzazioni maggiormente materiche, è segreta e confidenziale per attimi da cogliere e da saper interpretare all’interno del proprio stato d’animo.

Pittore per passione ama definirsi, ma l’applicazione e la dedizione fanno di lui un artista sincero che cerca di fornire alla figurazione una personale impostazione facendoci ricordare, in un mondo rumoroso e provocatorio, come la capacità di ritrovare se stessi sia l’essenza per stare fisicamente e intellettualmente bene, grazie all’intimità e alla riflessione.